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Otoplastica

Otoplastica

L’intervento di otoplastica consente di rimodellare il padiglione auricolare alterato nella forma o nella sua proiezione.

Esistono infatti molti casi che presentano anomalie diverse tra loro: orecchie prominenti o “a sventola” (il più frequente), lop ear (orecchie con la caduta della porzione superiore), orecchie a coppa, orecchie con assenza dell’elice (il contorno esterno del padiglione), macrotia (orecchie di grandi dimensioni), e tante altre varianti.

Le malformazioni possono essere monolaterali o interessare entrambe le orecchie. Nella maggior parte dei casi l’otoplastica viene eseguita in bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni, ma non è infrequente intervenire in soggetti adulti.

L’intervento

La tecnica adottata dipende spesso dal problema anatomico da risolvere. Nei casi più comuni si pratica una incisione nella superficie posteriore dell’orecchio per esporre, modellare e fissare con punti permanenti la cartilagine nella nuova posizione. La cicatrice, cadendo in una piega naturale della pelle, risulterà pressoché invisibile.
In alcuni casi potrà essere rimossa anche una parte della cartilagine per ridurre l’intera dimensione del padiglione oppure si può ridurre il lobo auricolare: la nuova forma così conferita al padiglione auricolare rimarrà stabile nel tempo.
La durata di un intervento di otoplastica è solitamente di circa due ore nei casi bilaterali e più semplici, ma può durare più a lungo nei casi più complessi.

Anestesia

In rari casi, ossia nei bambini più piccoli, per l’intervento di otoplastica è raccomandabile l’anestesia generale. Nella maggior parte dei casi invece si preferisce l’anestesia locale associata o meno a sedazione: in questi casi il paziente potrà essere dimesso dopo un breve periodo di osservazione.

Post operatorio

Dopo l’otoplastica le orecchie vengono coperte da una medicazione con una fasciatura. Il bendaggio viene alleggerito dopo una settimana e sostituito da una fascia elastica che andrà indossata per almeno un mese solo la notte. Le suture vengono rimosse mediamente dopo 13 giorni dall’intervento. Qualunque attività che può causare traumatismi all’orecchio dovrà essere evitata per almeno un mese. Solo per i primi giorni può essere utile assumere un blando analgesico oltre alla terapia antibiotica.

Complicanze

Infezioni, necrosi e recidive sono pressoché assenti nella mia casistica. Ponendo poi particolare attenzione alla medicazione ed alle indicazioni post-operatorie che impartisco al paziente, riesco ad evitare anche la formazione di ematomi, complicazione questa che, oltre ad allungare i tempi di guarigione, potrebbe compromettere il risultato dell’intervento.

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Otoplastica mininvasiva con Earfold

Questa tecnologia, meno invasiva, permette di eliminare il problema delle cosiddette orecchie prominenti, più comunemente conosciute come orecchie a sventola: si tratta di una metodica ambulatoriale che si esegue in anestesia locale in 20 minuti con un risultato e ritorno al sociale immediato.

È possibile simulare il risultato già al momento della visita preliminare con un dispositivo dedicato che ci consente di valutare da subito il tipo di risultato ottenuto.

Le orecchie a sventola sono solitamente legate a due diverse problematiche: l’eccessiva prominenza della cartilagine della conca ma, più spesso, una mancanza o una scarsa presenza dell’antelice, la piega del padiglione auricolare. Earfold è la soluzione ideale per solo quest’ultima problematica, anche se può essere utilizzato in associazione all’intervento classico. È un’operazione indicata per giovani e adulti.

L’intervento

Il metodo Earfold – correzione orecchie a sventola – consiste sostanzialmente nell’applicazione di piccolissime cambre a memoria di forma che, una volta inserite, permettono la modifica della forma dell’orecchio. Earfold Allergan è un inserto in lega metallica di titanio e nickel, il Nitinolo, che viene poi placcato in oro 24k ed inserito sottopelle. Si tratta di un materiale biocompatibile ed elastico: è estremamente duttile, in grado di piegarsi e tornare poi alla forma originaria. Dopo essere stata inserita e rilasciata sottopelle, la placchetta metallica Earfold, riprende immediatamente la sua forma originaria e corregge il difetto. Di conseguenza, la forma “a sventola” e la distanza tra la parte sporgente dell’orecchio e il capo viene ridotta.

Earfold assicura risultati immediati, senza prevedere bendaggi pesanti che pregiudichino il ritorno rapido alla vita di tutti i giorni del paziente.

Inoltre, il paziente che si sottopone all’operazione con Earfold può selezionare precisamente che tipo di modifica apportare alla forma dell’orecchio.

In anestesia locale si esegue un’incisione di pochi millimetri appena davanti all’elice, da cui sarà possibile posizionare la placca in Nitinolo che viene rilasciata dall’apparecchietto su cui è montata.

La placcatura in oro 24k del correttore, inoltre, è pensata apposta per ridurre la visibilità dell’impianto.

Gli impianti sono da considerarsi permanenti una volta inseriti in regione cartilaginea.

Al paziente è consigliato l’uso di una fascia da tennista per almeno 3 giorni. Il medico si riserva la possibilità di prescrivere antibiotici. Da evitare, nell’immediato post-intervento, il coricamento sul fianco. Per qualche settimana è bene non indossare orecchini. Le attività sportive sono da posticipare ad un mese dall’operazione. In generale, tutti quei gesti che fanno parte della quotidianità (ascoltare musica con le cuffie, telefonare…) vanno fatti con molta attenzione, anche per tutelare le orecchie da batteri e sporco.

Rifarsi le orecchie con Earfold Allergan è indicato per chi è alla ricerca di una correzione delle orecchie a sventola per assenza o scarso sviluppo della piega anti-elicoidale. Più raramente la protuberanza può essere dovuta ad un eccessivo sviluppo della conca; in questo caso il medico potrà consigliare procedure aggiuntive alla semplice operazione di otoplastica mini invasiva. Alcune persone soffrono invece di asimmetria tra le due orecchie: in questi casi la correzione orecchie a sventola ideale è proprio quella con Earfold Allergan, che permette spesso di correggere questo difetto.

Earfold è adatto sia per i bambini, sia per gli adulti. Fino ai 14 o 15 anni è necessario associare una sedazione all’anestesia locale, poiché i ragazzini al di sotto di questa età non sono collaboranti. Non sono, però, rari i casi di bimbi operati a 7 anni di età, epoca in cui l’orecchio ha raggiunto il suo sviluppo definitivo.

L’unica controindicazione potrebbe essere l’allergia al Nichel.

Gli effetti collaterali sono rappresentati da ematoma, edema persistente, dolore persistente, ipercromie, infezione, visibilità dell’impianto, deformazione dell’orecchio (spock ear, piegature anomale dell’antelice), necrosi per decubito della regione soprastante l’impianto. Tutte queste complicanze sono trattabili fino alla facile rimozione dell’impianto e la pressoché totale guarigione.

La zona trattata potrà apparire leggermente gonfia per qualche giorno, ma è un effetto che può variare da paziente a paziente. I punti di sutura applicati al termine dell’intervento sono riassorbibili e non si noteranno più dopo qualche giorno. Le piccole cicatrici sono destinate a diventare praticamente invisibili.

 

  • É un trattamento innovativo, che corregge le orecchie a sventola in modo permanente, con una procedura mininvasiva della durata di circa 30 minuti.
  • Earfold, questo il nome del dispositivo progettato dal chirurgo plastico inglese Norbert Kang, consiste in una clip metallica in Ninitol, rivestita in 24 carati, biocompatibile.
  • Una volta inserita sotto la cute della parte anteriore dell’orecchio, la clip risulta invisibile ed è in grado di piegare la cartilagine senza alcun dolore per il paziente.
  • Una valida alternativa alla tradizionale chirurgia otoplastica, specialmente per chi vuole evitare sale operatorie, medicazioni abbastanza vistose e periodi postoperatori che possono rivelarsi lunghi e fastidiosi.
  • Durante la prima visita medica, dopo le fotografie e l’analisi dell’orecchio, il medico stabilisce se il paziente può eseguire la procedura.
  • In caso affermativo, si può eseguire sul paziente stesso una simulazione di quello che sarà il risultato definitivo.
  • La simulazione avviene con l’applicazione di una clip (Prefold) quasi identica a quella che viene utilizzata nell’intervento, ma che viene applicata sull’orecchio esternamente, in un minuto.

L’intervento di correzione delle orecchie a sventola

Per prepararsi al trattamento ambulatoriale non sono necessari esami preoperatori. Si consiglia solo di evitare farmaci della categoria FANS (anti-infiammatori) nella settimana che precede l’intervento.

Le clip sono inserite sotto la parte anteriore dell’orecchio attraverso un’incisione cutanea di 4-5 millimetri, previa infiltrazione di una modesta quantità di anestetico locale, poi suturata con 2 punti di filo riassorbibile.

L’intera procedura ambulatoriale si completa in 30-40 minuti, a seconda il numero di clip necessarie.

A seconda del tipo e del grado di malformazione, possono essere necessarie da una a tre clip.

Chi può eseguire il trattamento

Il trattamento EarFold è indicato per tutti i pazienti di età superiore agli 8 anni con malformazione del padiglione auricolare che coinvolge maggiormente la parte superiore dell’orecchio rispetto a quella inferiore.

A volte, tuttavia, è possibile ottenere risultati soddisfacenti anche per le problematiche relative alla parte inferiore.

La visita di inquadramento iniziale è fondamentale per inquadrare la specifica situazione ed individuare le migliori possibilità di intervento.

Dopo l’intervento: risultati e tempi di recupero

Il risultato estetico è immediato.

La medicazione consiste in un cerotto Steristrip da applicare sulla ferita. Si prescrive poi una terapia antibiotica per 5 giorni, più qualche blando antidolorifico per i primi due giorni.

L’attività sportiva è sconsigliata per una settimana.

Nei giorni successivi al trattamento, potranno apparire sull’orecchio ecchimosi e lieve gonfiore. Di solito, dopo due settimane la guarigione è completa.

Complicanze rare ma possibili sono le infezioni o decubito della clip: in tali casi, se la terapia medica non fosse sufficiente, è possibile rimuovere la clip e riposizionarla dopo qualche settimana.

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