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Lifting temporale

Lifting temporale

L’intervento di lifting temporale, eseguito spesso in associazione alla blefaroplastica superiore ed inferiore, consente di innalzare la parte laterale del sopracciglio e di distendere la pelle delle tempie e della parte laterale degli occhi conferendo uno sguardo più aperto e luminoso ed attenuando le sottili rughe comunemente chiamate “zampe di gallina”. L’obiettivo è quello di ringiovanire l’aspetto della regione palpebrale e meno affaticata l’espressione degli occhi, senza cambiarne la forma.

Possibili procedure alternative

L’alternativa chirurgica è rappresentata dal lifting diretto del sopracciglio rispetto al quale presenta il vantaggio di poter nascondere le cicatrici fra i capelli.
L’alternativa non chirurgica è rappresentata dal trattamento mediante iniezioni di tossina botulinica, che si eseguono in pochi minuti in studio ed il cui effetto è limitato a 4-6 mesi.

Esecuzione

  • Anestesia locale o locale e sedazione.
  • Durata 1 ora.
  •  Procedura.
    • Incisione trasversale di circa 4 centimetri del cuoio capelluto temporale ad ambo i lati.
    • Scollamento di alcune fasce sottocutanee e della cute della regione delle tempie e della parte laterale degli occhi.
    • Innalzamento ed ancoraggio delle strutture scollate.

Preparazione

  • 2 settimane prima: sospendere assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Carin, Cemirit, Vivin C, etc.) o Vitamina E.
  • 1 settimana prima: sospendere il fumo e limitare l’assunzione di alcolici.
    Periodo postoperatorio.
  • Per i primi 3-4 giorni: gonfiore nella regione delle tempie e talvolta delle palpebre.
  • Dopo 10 giorni: asportazione dei punti di sutura.
  • Per 4-5 settimane: possibile presenza di ecchimosi.
  • Sensazione di tensione in corrispondenza delle tempie per alcune settimane.

Periodo postoperatorio

  • Per i primi 3-4 giorni: gonfiore nella regione delle tempie e talvolta delle palpebre.
  • Dopo 10 giorni: asportazione dei punti di sutura.
  • Per 4-5 settimane: possibile presenza di ecchimosi.
  • Sensazione di tensione in corrispondenza delle tempie per alcune settimane.

Possibili complicazioni

  • Ematoma: può insorgere nelle prime 12-24 ore dopo l’intervento; può richiedere la riapertura delle ferite per eliminare i coaguli di sangue.
  • Infezioni: sono molto rare e generalmente dominabili con gli antibiotici.
  • Paralisi motoria di mezza fronte: evenienza rara dovuta alla lesione accidentale di un ramo nervoso atto ad indurre la contrazione del muscolo frontale.
  • Asimmetrie di posizione delle sopracciglia: possono manifestarsi subito dopo l’intervento o a distanza di qualche settimana. Di rado si tratta di asimmetrie evidenti.

Le cicatrici rimangono nascoste fra i capelli e risultano quindi invisibili. Di norma sono assai sottili, difficilmente reperibili anche sollevando i capelli. Talora, tuttavia, nonostante sia stata utilizzata la massima cura nella sutura, con il passare delle settimane può verificarsi un loro progressivo allargamento, fino a qualche millimetro.
In rari casi, a causa di una particolare reattività individuale, possono risultare arrossate e rilevate (cicatrici ipertrofiche). Tali cicatrici tendono lentamente a regredire col passare dei mesi e con le dovute terapie (infiltrazione di cortisone).

Risultati e loro durata

Il risultato estetico del lifting temporale è di norma assai soddisfacente sia per il sollevamento della parte laterale delle sopracciglia, che conferisce allo sguardo un aspetto aperto e disteso, sia per la correzione delle rughe denominate “zampe di gallina”. Col passare del tempo la pelle perde inevitabilmente la sua originaria elasticità, con un ritmo variabile da persona a persona.

La durata del risultato è di 3-5 anni o più, in relazione a fattori costituzionali.

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