Blefaroplastica
Blefaroplastica
La blefaroplastica superiore può essere spesso associata ad altri interventi di ringiovanimento dello sguardo come ad esempio al lifting del sopracciglio, quando questo risulta particolarmente cadente e/o alla cantopessi per dare all’occhio un taglio più orientaleggiante. Si può intervenire solo sulle palpebre superiori, solo su quelle inferiori o in entrambe le sedi.
L’intervento
L’entità dell’intervento di blefaroplastica varia in rapporto al problema anatomico presente, alle modificazioni desiderate e ai suggerimenti del chirurgo.
La blefaroplastica può richiedere oltre alla rimozione della cute in eccesso, anche il rimodellamento del muscolo orbicolare e, se presenti, l’eliminazione delle cosiddette “borse” ossia dell’eccesso di tessuto adiposo periorbitario sia esso superiore che inferiore.
La durata dell’intervento di blefaroplastica varia da un’ora, nei casi più semplici, a due ore nei casi più complessi.
Anestesia
In alcuni casi, in pazienti ansiosi è associata una sedazione farmacologica.
La blefaroplastica si esegue in anestesia generale solo quando viene praticata in contemporanea ad interventi più complessi di ringiovanimento del viso o di rimodellamento del corpo.
Post operatorio
Nelle prime ore dopo la blefaroplastica è consigliabile mantenere il capo sollevato e dormire con 2-3 cuscini, applicare delle garze inumidite fredde e/o dei cuscinetti caldo-freddo refrigerati, per ridurre il gonfiore ed il fastidio post-operatorio. Solo in alcuni casi, specie nei pazienti fumatori o in chi soffre di particolare fragilità vascolare, si possono formare nei giorni successivi l’intervento delle ecchimosi (macchie bluastre) nella regione orbitaria e zigomatica che possono durare alcuni giorni.
I punti di sutura vengono rimossi dopo 5-6 giorni. Per qualche giorno può permanere una certa lacrimazione e sensibilità alla luce.
Dopo l’intervento di blefaroplastica si consiglia l’uso di occhiali da sole a scopo protettivo (da sole e vento) per 3-4 settimane.
Complicanze
I fattori che possono compromettere la buona riuscita della blefaroplastica sono per lo più legati all’eccessiva retrazione della cute palpebrale inferiore: l’ectropion ossia una rotazione verso l’esterno del bordo palpebrale inferiore che non è più in contatto con il bulbo oculare e l’“occhio rotondo” ossia una retrazione verso il basso della palpebra inferiore che rende evidente la sclera (la parte bianca dell’occhio) sotto l’iride, questo rende l’occhio innaturalmente rotondo. Generalmente si tratta di problemi transitori che scompaiono spontaneamente con l’ausilio di semplici massaggi dell’area perioculare.
Nella maggior parte dei casi già dopo 7 giorni è possibile riprendere una vita normale con l’uso di occhiali in caso di esposizione alla luce.
H. Ectropion / Entropion
Che cos’è l’ectropion?
Quali sono le cause dell’ectropion?
Quali sono i sintomi dell’ectropion?
Trattamenti
L’intervento viene eseguito in anestesia locale in regime ambulatoriale o di day hospital e deve essere programmato in base al tipo e al grado di severità della malattia.
La terapia medica è indicata solo per la prevenzione e il trattamento della congiuntivite e della cheratite secondaria.
Prevenzione
Iniezioni locali di acido jaluronico sono in grado di migliorare la situazione locale in quei pazienti che, per vari motivi, non si possono sottoporre ad intervento chirurgico.