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Addominoplastica e Mini Addominoplastica

Addominoplastica

L’intervento di addominoplastica consiste nell’asportazione chirurgica di cute e tessuto adiposo in eccesso dalla regione addominale al fine di eliminare inestetismi quali rilassamenti o pliche che, nei casi più accentuati, possono assumere l’aspetto di un vero e proprio grembiule che ricopre la regione pubica.

Casi particolari

  • Eccesso di tessuto adiposo: possibilità di eseguire contemporaneamente lipoaspirazione.
  • Diastasi dei muscoli retti (i muscoli a forma di nastro estesi dall’arcata costale al pube): possibilità di eseguire contemporaneamente una sutura lungo la linea mediana dell’addome e rinforzare anche i muscoli retti mediante l’applicazione di una rete sintetica.
  • Presenza di ernie: possibilità di procedere, in collaborazione col chirurgo generale, al riparo di ernie causate da cedimenti della parete addominale.

L’intervento di addominoplastica non è volto ad ottenere una riduzione del peso corporeo né un maggior tono muscolare; essi potranno essere perseguiti solo con una specifica attività fisica. Nei casi in cui fossero previsti programmi di riduzione di peso o gravidanze l’intervento andrà rimandato.

Esecuzione

  • Anestesia: generale o, nei casi di minor impegno, peridurale o locale con sedazione.
  • Durata: da 2 a 4 ore
  • Procedura:
    Incisione trasversale della cute sovrapubica, prolungata lateralmente in direzione dei fianchi in misura più o meno consistente, secondo i casi.
    Scollamento della pelle e del grasso dalla parete muscolare. Per la correzione di eccessi di cute limitati alla regione sovrapubica lo scollamento non oltrepassa l’ombelico (miniaddominoplastica); la correzione dell’intera superficie addominale richiede invece l’estensione dello scollamento in alto fino all’arcata costale, con disinserimento ereinserimento dell’ombelico (addominoplastica completa).
    Se opportuno, i muscoli vengono suturati lungo la linea mediana e talvolta rinforzati mediante l’inserimento di una rete. Stiramento della pelle verso il basso ed asportazione dell’eccesso.Sutura dei margini cutanei lungo la linea dell’incisione sovrapubica iniziale.
    Condizioni particolari: nel caso sia già presente una cicatrice verticale lungo la linea mediale dell’addome, essa potrà essere utilizzata per rendere più semplice l’opera del chirurgo e migliore il risultato finale.

Preparazione

  • 1 mese prima: sospendere terapie ormonali (pillola anticoncezionale, ormonoterapia sostitutiva della menopausa)
  • 2 settimane prima: sospendere assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Carin, Cemirit, Vivin C, etc.) o Vitamina E
  • 1 settimana prima: sospendere il fumo e limitare l’assunzione di alcolici

Periodo postoperatorio

  • Dolore più o meno intenso per alcuni giorni secondo la tecnica utilizzata.
  • I punti di sutura vengono rimossi 7 – 10 giorni dopo l’intervento.
  • L’attività lavorativa può essere ripresa due settimane dopo l’intervento.
  • L’attività sportiva deve essere evitata per un mese.
  • Per un mese deve essere indossata continuativamente una guaina elastocontenitiva modellante.

Possibili complicazioni

  • Ematoma: può insorgere nelle prime 12-24 ore dopo l’intervento, è limitato dalla presenza dei drenaggi.
  • Sieroma (raccolta di liquido sieroso tra parete addominale e pelle): può verificarsi in pazienti sovrappeso e si risolve con la fuoruscita del liquido attraverso un tratto della ferita chirurgica.
  • Necrosi cutanea: può verificarsi, anche se di rado, dopo addominoplastiche di entità cospicua e nei fumatori: può richiedere medicazioni quotidiane anche per diverse settimane. Comporta un ritardo di guarigione e cicatrici di scadente qualità.
  • Liponecrosi: (colliquazione del tessuto adiposo sottocutaneo) si verifica raramente con fuoriuscita di modeste quantità di liquido oleoso dalla ferita. Può esitare un avvallamento in corrispondenza della zona interessata.
    Le cicatrici cutanee sono generalmente poco visibili: la loro estensione dipende dal difetto da correggere; la loro qualità dipende dalla cura prestata all’esecuzione delle suture e dalla reattività cutanea individuale.
  • Cicatrici ipertrofiche (arrossate e rilevate): possono imprevedibilmente svilupparsi in pazienti con una eccessiva reattività cutanea o in caso di infezione della ferita. Andranno trattate con specifiche pomate ed eventualmente con infiltrazioni di cortisone.
  • Cicatrici inestetiche: possono essere corrette con un intervento in anestesia locale dopo aver atteso un congruo periodo di tempo (8-12 mesi dopo l’addominoplastica).

Risultati e loro durata

Il risultato dell’intervento di addominoplastica è permanente, il tessuto asportato non si riforma più.

Col passare del tempo, i normali processi di invecchiamento cutaneo o di cedimento della parete muscolare potranno comportare un’alterazione della forma dell’addome.

In alcuni casi si rende opportuno, a distanza di anni, un intervento correttivo, solitamente di piccola entità ed eseguibile in anestesia locale, per eliminare eventuali residui eccessi di cute.

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Mini Addominoplastica

Lo scopo dell’intervento di mini addominoplastica è quello di migliorare l’aspetto della parete addominale.

L’addome, a seguito di questo intervento chirurgico, avrà un aspetto teso e naturalmente armonico.

La miniaddominoplastica è indicata quando la dieta e l’esercizio fisico hanno fallito.

 

L’intervento chirurgico di mini addominoplastica è indicato nei pazienti che presentano:

  • addome flaccido nello spazio compreso tra l’ombelico ed il pube
  • addome lievemente pendulo
  • rilassamento della parete muscolare dell’addome

La mini incisione addominale, orizzontale, in corrispondenza dell’attacatura dei peli pubici, consente l’asportazione della pelle eccedente senza la necessità di riposizionare l’ombelico. Dal mini accesso sovrapubico è sempre possibile praticare la plastica dei muscoli retti addominali andando quindi a correggere l’eventuale diastasi dei muscoli retti (rilassamento della parete addominale).

La prima visita specialistica

La prima visita specialistica ha lo scopo di rendere edotto il Paziente sulle indicazioni e su tutti i possibili rischi e complicanze di questo intervento chirurgico.

Viene valutata la possibilità dell’intervento chirurgico di addominoplastica o mini addominoplastica considerando numerosi parametri (età del Paziente, indice di massa corporea, qualità e texture del mantello cutaneo addominale, presenza di lassità e debolezza muscolare etc.). Se il Paziente è idoneo ad essere sottoposto alla mini addominoplastica viene edotto circa i possibili risultati estetici ottenibili.

In occasione della prima visita verranno inoltre prescritti esami preoperatori di routine per verificare il buono stato di salute.

L’addome prominente

L’addome prominente è dovuto ad una lassità della muscolatura addominale con relativa protrusione dei visceri addominali. I muscoli retti addominali, a seguito di forti dimagrimenti o per inattività muscolare vanno ad “allontanarsi” tra loro determinando una scarsa contenzione dei visceri addominali che tendono ad essere esuberanti verso l’esterno.

Tale condizione viene definita come diastasi dei muscoli retti addominali e relativo addome prominente

La plastica dei muscoli retti addominali

L’intervento chirurgico di miniaddominoplastica sempre consente la correzione della diastasi dei muscoli retti addominali mediante plastica dei muscoli ovvero la sutura chirurgica ed il rinforzo della muscolatura della parete addominale. Il risultato finale sarà un addome teso e piatto.

La procedura chirurgica

La mini addominoplastica consiste nell’asportazione della pelle in eccesso localizzata nella regione sovrapubica senza la necessità di riposizionare l’ombelico. La miniaddominoplastica consente il rassodamento dell’addome mediante il riposizionamento dei muscoli e delle fasce muscolari (plastica dei muscoli retti addominali). Il rassodamento chirurgico si ottiene per mezzo di due vie: rimozione della pelle eccedente e plastica dei muscoli retti addominali con la sutura chirurgica ed il rinforzo della muscolatura addominale.

L’intervento di mini addominoplastica quando necessario può essere abbinato alla Liposuzione dell’addome o liposcultura dei fianchi.

La cicatrice

La cicatrice residua all’intervento di miniaddominoplastica è sempre completamente nascosta all’interno dei comuni slip. La cicatrice residua della miniaddominoplastica è sovrapponibile a quella comune del taglio cesareo.

Nella normalità, la cicatrice chirurgica presenta una sua evoluzione, inizialmente sarà molto rossa e nel tempo, 6/12 mesi postoperatori, diverrà sempre più chiara fino a divenire appena percettibile. Poco frequentemente, il processo di cicatrizzazione residuerà con una cicatrice ipertrofica e raramente con una cheloidea. Quando la cicatrice non è soddisfacente in termini di qualità, numerose sono le terapie che potranno essere applicate per minimizzare l’inestetismo.

Complicanze

Le complicanze perioperatorie sono le comuni ad un intervento chirurgico in anestesia locale e sedazione. Le complicanze specifiche poco frequenti possono essere il sieroma, iperproduzione di siero postoperatorio a livello addominale, formazione di ematomi sottocutanei. Tali complicanze sono risolvibili mediante terapia medica specifica e controlli e medicazioni postoperatorie.

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