+39 0532 764777 dr.claudia.randi@gmail.com

Lesioni cutanee benigne

Lesioni cutanee benigne

Esistono molte tipologie di neoformazioni che interessano la cute o i tessuti sottostanti. Una prima grande divisione deve essere fatta tra le neoformazioni di tipo benigno e quelle a comportamento maligno.

Principali neoformazioni a comportamento benigno

Fanno parte di questo gruppo molte neoformazioni comunemente presenti sulla pelle o sotto di essa e non pericolose per la salute.

  • NEVI in tutte le loro numerose varianti. Possono essere presenti già alla nascita o comparire nelle prime settimane di vita o presentarsi durante tutto l’arco della stessa, soprattutto nei primi decenni. Possono essere piccoli o molto estesi e di varia forma e intensità di colore. Devono essere seguiti con attenzione soprattutto in alcuni individui più “a rischio” in quanto il loro aspetto può essere confuso con quello di un tumore a malignità molto alta: il Melanoma. A volte questo tumore origina dal nevo stesso per cui è sempre bene che, soprattutto chi ha molti nevi e/o ha familiarità per melanoma, si faccia controllare regolarmente da uno specialista. Ci viene in aiuto per questo l’epiluminescenza: consente di effettuare una accurata diagnosi delle neoformazioni cutanee. Mediante l’uso di un dermatoscopio (una particolare lente di ingrandimento illuminata) e l’esecuzione di fotografie digitali viene tracciata una mappa della distribuzione topografica delle neoformazioni sul corpo. Mediante tale procedura può essere documentata obiettivamente la possibile evoluzione delle neoformazioni pigmentate nel tempo, elemento imprescindibile per una efficace e precoce prevenzione dell’insorgenza del melanoma maligno e di altre neoplasie della cute.
    Molto importante per la prevenzione anche l’auto analisi delle lesioni pigmentate tenero presente la regola dell’ ABCDE.
  • LIPOMI sono accumuli di grasso sottocutaneo che “sfuggono” al controllo dell’organismo e non sono più soggetto alle variazioni di peso ma più o meno lentamente, continuano a svilupparsi fino a raggiungere anche dimensioni molto importanti creando problemi di compressione di strutture vicine.
  • CISTI SEBACEE sono accumuli di sebo all’interno della ghiandola che lo produce e che è situata in profondità sotto la pelle. Possono aumentare di dimensioni con il tempo e a volte, a causa di una comunicazione dell’interno con l’esterno attraverso il follicolo pilifero a cui le ghiandole sono annesse, possono dare luogo a fastidiose suppurazioni trasformandosi in ascessi veri e propri.
  • Fibromi, Dermatofibromi, Fibromi molli, formazioni del tessuto connettivo molto frequenti sulla pelle delle gambe o alle pieghe inguinali, ascellari, al collo.
  • Cheratosi e Cheratosi Seborroiche si presentano come formazioni desquamanti più o meno pigmentate. Compaiono soprattutto con il passare degli anni e sono più frequenti nelle persone anziane e nelle zone umide del corpo come per esempio la piega sottomammaria.
  • CHERATOACANTOMA – E’ un tumore della pelle benigno in rapida crescita che di solito appare come una escrescenza cutanea sulle aree esposte al sole di individui di mezza età e anziani. Viene considerata una forma meno grave di carcinoma a cellule squamose. La maggior parte dei cheratoacantomi causa solo un minima distruzione della pelle, ma alcuni si comportano in modo più aggressivo e possono diffondere a linfonodi. Il trattamento è chirurgico, spesso limitato alla sola vaporizzazione della lesione, preceduta o meno da biopsia.
  • VERRUCHE – Sono generalmente piccole escrescenze cutanee caratterizzate da notevole ispessimento dello strato corneo e da sfumature giallo- grigiastre. Le verruche comuni sono causate da un’infezione virale dovute ad alcuni ceppi dell’HPV, il virus del Papilloma umano; si manifestano soprattutto su mani, dita, viso, pianta dei piedi, contorno ungueale e a livello genitale.
    Si possono distinguere diverse tipologie di verruche. Il trattamento è chirurgico e spesso può essere sufficiente la vaporizzazione con apparecchiature dedicate come Diatermocauteri o laser chirurgici.
  • XANTELASMI – E’ un accumulo di grassi, in particolare di colesterolo, localizzato alle palpebre. Particolarmente diffuso dopo i 40 anni, colpisce di frequente anche i giovani e si presenta come una placca molle e giallastra di forma e dimensione variabile che sporge sulla palpebra. Non causa dolore e non interferisce con la vista. Può essere rimosso chirurgicamente, per ottenere un risultato estetico migliore ed una minore possibilità di recidive, ma soprattutto se molto estesi, si può ricorrere alla rimozione con laser chirurgici. Sono comunque possibili recidive in entrambi i casi soprattutto quando le lesioni sono molte vecchie ed estese.
  • Rinofima – Alterazione della struttura cutanea del naso. L’alterazione, a carattere benigno, ha una lenta e progressiva evoluzione e porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso, che assume una forma bulbosa e bitorzoluta.

    Rinofima

    Si manifesta soprattutto negli uomini di mezza età, questo antiestetico ingrossamento del naso. Si tratta della conseguenza di una malattia dermatologica molto diffusa: la rosacea.

    A provocarla è una progressiva e incontrollata tumefazione delle ghiandole sebacee, che conferisce al naso un aspetto arrossato, spugnoso e bozzoluto.

    Inizia con un imponente aumento dell’afflusso di sangue alla pelle del naso, dovuto alla presenza di vistosi capillari dilatati e prosegue attraverso una tumefazione della pelle e continue eruzioni pustolose (complice la presenza di un parassita, una sorta di “ragnetto” chiamato demodex folliculorum).

    L’esito è spesso la nascita di voluminose escrescenze che ne deformano il profilo, impedendo spesso anche una normale respirazione.

    La terapia sarà personalizzata in base alle specifiche caratteristiche del problema.

    L’eccessiva vascolarizzazione sarà affrontata impiegando le più avanzate tecnologie laser che sfruttano i più moderni laser vascolari (dye laser a impulsi variabili), con le stesse modalità della laser terapia che si effettua per la rosacea, una terapia farmacologica locale ci permetterà invece di eradicare il parassita.

    Mentre, grazie alla chirurgia e/o all’utilizzo di laser ablativi molto sofisticati, sarà possibile correggere le antiestetiche tumefazioni. Con quest’ultima eccezionale metodica nella maggior parte dei casi, è infatti possibile ridare al naso un profilo quasi perfetto, grazie ad un’accurata vaporizzazione delle ghiandole malate.

    Tutto si svolge generalmente in regime ambulatoriale.

    Leggi anche…

    PDF

    Photogallery

    Prima

      Dopo

    Prima

      Dopo

    Prima

      Dopo

    Prima

      Dopo

    Prenota la tua visita

    8 + 11 =